La casa di psiche. Dalla psicoanalisi alla pratica by Umberto Galimberti

By Umberto Galimberti

“Qui occorre los angeles pratica filosofica. Fin dal suo sorgere, l. a. filosofia si è applicata alla ricerca di senso”

L’uomo soffre in keeping with l’“insensatezza” del suo lavoro, in keeping with il suo sentirsi “soltanto un mezzo” nell’“universo dei mezzi”, senza che all’orizzonte appaia una finalità ultima in grado di conferire senso. Sembra infatti che l. a. tecnica non abbia altro scopo se non il proprio autopotenziamento. Di fronte a questa diagnosi, l. a. psicoanalisi rivela tutta l. a. sua impotenza, perché gli strumenti di cui dispone, se sono utilissimi consistent with los angeles comprensione delle dinamiche emotivo-relazionali, in step with i processi di simbolizzazione sono inefficaci. Qui occorre l. a. pratica filosofica perché, fin dal suo sorgere, los angeles filosofia si è applicata alla ricerca di senso. E mentre los angeles psicoanalisi, nei suoi momenti più alti, si è limitata a curare le sofferenze dell’anima provocate dalle condizioni del mondo, ottenendo come risultato una presa di distanza individuale dal vuoto di senso, l. a. filosofia non ha mai esitato a mettere in questione il mondo. Dall’insensatezza non si esce con una “cura”, perché il disagio non nasce dall’individuo, ma dal suo essere inserito in uno situation, quello tecnico, di cui gli sfugge los angeles comprensione. E se il problema è l. a. comprensione, gli strumenti filosofici sono gli unici idonei consistent with orientarsi in un mondo il cui senso, consistent with l’uomo, si sta facendo sempre più recondito e nascosto. Occorre tornare alla filosofia, che da sempre si interroga intorno al senso delle cose.

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Platone, Fedro, 246 a-254 e. 2. La pretesa scientifica della psicoanalisi e la sua impraticabilità secondo Nietzsche “Ci sono solo fatti,” io direi: no; proprio i fatti non ci sono, bensì solo interpretazioni. “Tutto è soggettivo,” dite voi; ma già questa è un’interpretazione. Il “soggetto” non è niente di dato, è solo qualcosa di aggiunto con l’immaginazione, qualcosa di appiccicato dopo. Nella misura in cui la parola “conoscenza” ha senso, il mondo è conoscibile; ma esso è interpretabile in modi diversi, non ha dietro di sé un senso, ma innumerevoli sensi.

10-12; tr. it. , pp. 138-139. 40 Eraclito, fr. B 123. 46 LA CASA DI PSICHE presentazione illusoria, ma struttura d’ordine che trasforma il caos in cosmo, la natura in cultura. Con Freud nasce una morale del tutto nuova, regolata non più dall’ascesi, ma dal lavoro, dall’opera di civiltà. Il suo dover essere non ha in vista un altro mondo, ma la colonizzazione di questo mondo, il suo ordinamento. La ragione umana, che era rappresentazione finché la natura conservava il suo segreto, ora diventa la verità del “mondo” che è stato strappato alla “natura”.

67. 1. 17 La coscienza è dunque una “falsa coscienza”. E sia Freud sia Nietzsche si incaricano di smascherare, nello sguardo innocente della coscienza, quello che la coscienza inaugurata da Cartesio aveva cercato di smascherare nello sguardo ingenuo sulla realtà: si tratta del gioco che intreccia apparenza e realtà, nascosto e palese, latente e manifesto. L’operazione che Cartesio aveva condotto sull’inganno dell’apparenza, quando in gioco era la conoscenza della realtà, Freud e Nietzsche la conducono sull’inganno della coscienza, ora che è in gioco la verità del cogito, dell’Io penso.

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